La cosa e’ capitata ad un nostro cliente ed ancora non e’ definita. Il cliente, ha ricevuto una PEC nella quale un contatto, richiedeva informazioni circa il modo in cui era stato acquisito il numero, privacy, autorizzazioni e cosi via.
Niente di particolare, da una verifica, è risultato che il soggetto, si era iscritto ad un concorso a premi. Quindi il cliente ha regolarmente risposto, indicando ora, IP e sito al quale il contatto si era registrato.
Il giorno seguente, ha ricevuto una nuova PEC da un avvocato ( caso strano con lo stesso cognome ) nel quale, si minacciava di ricorrere all’autoritò giudiziaria per il risarcimento danni ( ? ), al garante per le sanzioni del caso e comunque, il contatto si diceva DISPONIBILE AD UN ACCORDO ESTRAGIUDIZIALE……
Quindi ancora prima di aver parlato o comunque verificato eventuali prove, siamo già passati allo step successivo di accordo.
Questa appare un vero è proprio tentativo di estorsione… Nel caso specifico, il nostro cliente ha acquistato le liste da un fornitore molto attento alla cosa che si è già detto disponibile a prendersi carico dell’eventuale causa.
Occorre prestare molta attenzione all’acquisto delle liste; dove queste non provengano da fornire affidabili, non siano corredate di tutte le informazioni di accettazione della privacy e della responsabilità in testa al soggetto autorizzato al trattamento dati.
Vi terremo informati sull’evolvere della situazione; per adesso il cliente ha fatto rispondere al proprio legale che può procedere in giudizio e in quella sede verranno presentate le prove a discapito.
Se il cliente, non fosse stato in regola ma avesse arbitrariamente preso delle liste non garantite, senza autorizzazioni, sarebbe incappato nella rete del soggetto senza possibilità di difesa.
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